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Il Corriere della Sera

Dal Signore degli Anelli alla console Elijah Wood: show a Bergamo (tra selfie, vinili e casoncelli)
L’attore che impersonò Frodo e la nuova carriera da dj

Non sono arrivati spinti dalla sua musica abbinata alla visita all’Accademia Carrara, ma dalla curiosità. Gli spettatori dell’evento organizzato ieri sera da Borderline, con lunghe code per entrare alla pinacoteca, non potevano perdersi l’occasione di vedere da vicino un divo di Hollywood, Elijah Wood, il «Frodo» della saga Il Signore degli Anelli. L’attore-dj, classe 1981, è arrivato in macchina sotto al palco alle 21.30 e il pubblico si è subito scatenato. Il tempo di fumare una sigaretta e di scattare qualche selfie con i fan, poi «dj Frodo» è salito (con la guardia del corpo) sul palco, portando con sé tre valigette in cui tiene i suoi vinili. E la piazza, piena di gente (circa tremila persone), è esplosa. Difficile anche per gli uomini della sicurezza tenere a bada la folla: qualcuno ha pure tentato di scavalcare le strisce di sicurezza per accedere all’area riservata.

A esibirsi con lui, Zach Cowie: insieme formano il duo Wooden Wisdom. I due artisti si sono alternati alla console, ma il più osannato è stato «dj Frodo». Ad accompagnarlo in città è stato Iacopo Bonomi, uno degli organizzatori della serata, che ieri l’ha raggiunto a Ravenna, dove si era esibito la sera precedente al Beaches Brew Festival. L’artista non ha avuto il tempo di visitare il museo, come avrebbe voluto. E resta il mistero sul cachet. Prima di esibirsi, è stato a cena in Città Alta, alla Marianna, con pochissimi invitati: dopo gli antipasti l’attore ha chiesto «local food» e gli sono stati serviti i casoncelli. Ad aspettarlo, alla Carrara, un pubblico soprattutto maschile di ogni età e ragazze giovanissime.
«Lo seguo dai tempi di Flipper e lo ammiro, ha guadagnato abbastanza per fare ciò che gli piace e girare il mondo, si sta mettendo in gioco – dice Gabriele, 35 anni, arrivato da Milano -. Purtroppo è un po’ penalizzato dalla sua fisionomia: non ha la faccia né da cattivo, né da arrogante». Elijah ha iniziato giovanissimo a fare l’attore. Sua mamma, Debbie, ne aveva intuito il talento, tanto da iscriverlo a una scuola di recitazione. Ha debuttato a sette anni con una piccola parte in Ritorno al futuro 2 . «Il mio film preferito è Ogni cosa è illuminata , ma sono venuto senza aspettative – dice Yago, 47 anni, bergamasco -. È stimolante che segua la sua passione e che si esibisca a Bergamo».
C’è però anche chi è critico verso la sua carriera. «È rimasto un po’ intrappolato dal personaggio di Tolkien – dice Jacopo, 29 anni, bergamasco -. Vederlo su un palco è come togliersi uno sfizio, come ammirare da vicino Naomi Campbell o Keith Jarrett, anche perché sappiamo che a mettere i vinili è soprattutto l’amico, Cowie». Elijah fa musica da quando aveva vent’anni con gli Animal Collective e i Fleet Foxes. Ancora prima si faceva chiamare Jamie Starr. A Bergamo ha proposto un dj set pop dance con un ritmo funky che ricorda lo stile di Prince. Le fan sfegatate conoscono ogni dettaglio della sua vita. Sanno che la star vive a Los Angeles, ama il surf, il basket, i videogiochi, è fan degli Smashing Pumpkins.
Cecilia e Lucia, 20 anni, hanno fatto il viaggio da Verona: «Lo seguiamo fin da quando eravamo bambine, lo amiamo perché è unico nel suo genere, alternativo, non stereotipato o convenzionale», dicono. Sotto al palco anche una coppia di tedeschi, Patrick, 24 anni, da Francoforte e Fabian, 26, da Colonia. «Non crediamo possa fare una buona musica – sorridono – il suo mestiere è recitare». Diversa la motivazione di Roberta e Manuela, 30 anni, milanesi: «Al cinema l’abbiamo apprezzato, questa ci sembrava una buona occasione per una gita fuori porta».

di Rosanna Scardidi
5 giugno 2015

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