Simona

Il racconto e le foto di Simona

Racconto:

Non ricordo più la prima volta in cui ho pensato che quell’attore, quel ragazzo poco più alto di me, dagli intensissimi occhi profondi e limpidi come il cielo in una giornata d’estate, mi piacesse davvero, così tanto. Ma ricordo con esattezza il giorno in cui venni a sapere che sarebbe venuto qui, nella mia città… Per tanto tempo non ho mai disperato sulla possibilità di vederlo..mi dicevo che prima o poi avrei avuto l’occasione di incontrarlo, anche se non qui, non ora… E poi inaspettata, come poche cose davvero belle sanno essere nella vita, mi giunge la notizia del suo arrivo qui…
Un mese trascorre serenamente, e io credo di non aver realizzato davvero ciò che sta per accadere.Ma tutto accade inesorabilmente, e giunge il fatidico giorno, sono circondata da ragazze simpatiche, con alcune non ho scambiato che qualche chiacchiera via e-mail, altre sono delle perfette sconosciute, eppure tutte sono parte di questo giorno così importante per me… Ed eccomi qui, sotto un sole impietoso che solo una giornata di metà luglio alle tre del pomeriggio può raccontare! Sono poggiata ad una transenna, e cerco di pensare che questo potrebbe essere l’unico ostacolo tra me e lui…nell’aria si diffonde una canzone di cui non ricordo il motivo, tutto sembrava sospeso nell’etere, i sorrisi emozionati delle ragazze di ogni età, i volti contrariati degli accompagnatori, i gesti degli allestitori intenti a mettere e levare un simil red-carpet, mi trovo a fissare l’orizzonte e penso che è così che mi piacerebbe ricordare questo giorno, nell’ attesa di un uomo come tanti, eppure così speciale… Quel che succede dopo si perde nella velocità dei momenti irripetibili… Grida incontrollabili, gente che sbuca da ogni dove (???) e lui che piccolo piccolo fa capolino tra body-guards e fotografi, è bellissimo e sorride alla folla. E’ lì, di fronte a me, non ci separa più lo schermo di un cinema, di una TV, di un computer o l’obbiettivo di una fotocamera…è qui! Non so come, forse sporgendomi, la mia mano riamane inerme tra body-guards e fotografi e mi attraversa la mente l’idea di ritirarla prima di farmi male, ma lui mi prende la mano e si ferma, guardandomi dritto negli occhi, me la stringe, mi sorride e mi dice “Hi”, con il tono più dolce che abbia mai sentito. Il tempo si ferma di nuovo, i nostri sguardi anche se per poco si sono compenetrati e la bellezza dei suoi occhi mi sconvolge! E non importa essere stati in piedi o sedute per terra dalle nove del mattino, non importa aver un cartellino che serve a poco, non importa fare la lotta per entrare alla sala dove c’è il Question&Answer con i bambini, non importa essere seduti lontani la sera e farsi la corsa alla fine per vederlo portare via da security e carabinieri mentre dice “sorry, non mi fanno rimanere”. O meglio importa, ma perde consistenza dopo aver avuto l’opportunità di vederlo da vicino… Ha un sorriso per tutti e a chi non funziona la penna firma gli autografi con la propria, è di una dolcezza e semplicità che lascia senza fiato. Ed è la straordinaria persona che è a non farti dar peso alla disorganizzazione o alla ignoranza della gente (“chi deve venire?” “e chi Elijah Wood?” vabbè un divo di hollywood vale l’altro”) e dei giornalisti. So bene che questo non è un racconto vero e proprio della giornata, ma sono piuttosto le mie emozioni… Tuttavia per me è una gioia condividerle con tutte le care ragazze con le quali ho condiviso il nostro sogno comune: Elijah!

Simona


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