Adele

Il mio racconto del 16 luglio 2006 e le mie foto

Racconto:

Inizia tutto ai primi del lontano aprile 2003, tutto per errore; ero ancora una novellina di internet e dell’informatica in genere ma visitando siti mi sono imbattuta in una community di forum, la quale mi ispirò a tal punto da volerne creare uno mio. Non sapevo neanche da dove cominciare, ma per errore ne creai uno e pensai di crearlo per il mio attore preferito. Da lì, man mano, nacque il sito solo qualche settimana dopo. Da lì man mano nacque il team solo qualche mese dopo.

Era l’idea di un gruppo, di fans sfegatati, di fans che anche se pochi ma buoni, di fans che se un giorno il nostro attore preferito avesse mai deciso di venire in Italia sarebbero stati là con lui. Quando il gruppo prese vita da un idea eravamo talmente in pochi a fondarlo che ci potevamo contare sul palmo di una mano, ma con il corso del tempo alcune persone se ne andarono senza lasciare mai più traccia, altre decisero di allontanarsi per problemi familiari, altre sono rimaste mentre altre ancora si aggiungevano. Quando fondammo questo gruppo immaginavamo e sognavamo come noi gli mostravamo in un giorno non poi tanto lontano il nostro lavoro, mio come sito, nostro come team. Immaginavamo e sognavamo, ma non saremmo mai riusciti ad immaginare e a sapere ciò che realmente accadde…

Giorno 15 luglio 2006 – Arrivo a Salerno

Angoscia, ansia, panico, erano le uniche cose che riuscivo a provare. Il giorno dopo lo avrei visto, dopo quasi quattro anni di duro lavoro e passione, il giorno dopo lo avrei conosciuto, e non sapevo ancora come e in che modo, in quale occasione che l’evento sembrava offrirci l’avrei potuto avvicinare. Non sapevo cosa avrei potuto dirgli.. tanti di quei discorsi, tante di quelle emozioni da narrargli ma già quando immagini di trovartelo davanti l’unica cosa che ti senti di fare è saltargli tra le braccia e abbracciarlo forte forte! Non sapevo se avrei mai resistito o se sarei riuscita a collegare due parole di senso compiuto, non sapevo niente e cominciavo ad immaginare tutte le occasioni e come prevenire in tutte le ipotesi!! Avevamo i pass ed ero sicura che tutti noi saremmo tornati a casa con almeno un autografo, avevo troppa fiducia nell’organizzazione, molta di meno nei bodyguard.
Quella sera, poco dopo il nostro arrivo a Salerno, io e mia madre ci siamo incontrate con Simona, Letizia e Antonio (il fidanzato di Simona). Volevamo conoscerci anche perché il giorno dopo ci saremmo dovuti incontrare per andare insieme a Giffoni, ma soprattutto sarebbe stato triste passare la serata ognuno per conto suo quando avevamo l’opportunità di stare insieme; purtroppo Simona e Antonio non si sono potuti trattenere molto (i loro affari gli appartengono, come dice qualcuno in un film! :D) ma ci hanno consigliato un’ottima pizzeria nella quale abbiamo passato la serata chiacchierando del più e del meno, ma alla fine di tutti i discorsi si arrivava sempre a lui, la nostra stella. La notte è stata lunga, ho sognato cose piuttosto strane, ma soprattutto era come se inconsciamente contassi le ore e i minuti che mancavano all’inizio della giornata.

Giorno 16 luglio 2006 – Giorno indimenticabile

Stranamente mi alzo prima che la sveglia suonasse, il regalo e l’attrezzatura necessaria nella borsa erano già pronte dalla sera prima: sia il set “sopravvivenza” con dei viveri, ma soprattutto acqua, sia il set “acchiappa vip” formato essenzialmente da blocchetti e pennarelli a portata di mano!
Erano le 8.00 in punto.. saliamo al 5° piano dell’hotel dove è prevista la sala colazione, prendiamo qualcosa di davvero veloce e usciamo; eravamo in anticipo, ma ci ricordiamo di aver lasciato un attrezzo del “set sopravvivenza” in camera e torniamo indietro. Appena riusciamo a raggiungere nuovamente il punto d’incontro vediamo che i ragazzi erano già lì che ci aspettavano; in poco tempo arriviamo a Giffoni (anche grazie ad alcune indicazioni dateci da un gentile passante, che per fortuna sapeva di cosa stessimo parlando!) e arrivati alla Cittadella del Cinema ci siamo avventurate in quello che sarebbe dovuto essere il nostro sogno perfetto divenuto realtà! Insieme andiamo all’ufficio ospitalità dove avremmo dovuto ritirare i pass; avevano detto che saremmo potuti andare in qualsiasi momento, loro li avevano pronti, ma invece andiamo lì e aspettiamo oltre un’ora che vengano stampati!
L’emozione di doverlo incontrare cominciava a scendere.. il tempo passava e sempre più noiosamente: eravamo tra noi e scambiavamo chiacchiere, ma eravamo come fantasmi appesi ad un filo in attesa di questi benedetti pass! Per agevolare le cose abbiamo pensato di non far stampare quelli delle persone che sicuramente non venivano più, e difatti si sono movimentati un po’, ma soltanto un po’! Dopo tanto arrivano questi pass, ma sorpresa delle sorprese erano senza le foto! Chiedo spiegazioni e mi dicono che quando gliele ho spedite gliele ho incollate su un documento word mentre le volevano su un file pdf, abbastanza fredda gli ho risposto che nessuno mi aveva informato che le volevano su pdf, e soprattutto dopo averle inviate mi avevano detto che andavano benissimo su word perché bastava fare copia/incolla. Si era capito che erano abbastanza imbranati, ma questo è stato soltanto l’inizio. Mi sono abbastanza innervosita sul discorso delle foto perché avevo capito che quel giorno ce ne avrebbero piazzati di imprevisti, e non avevo capito male. Nel frattempo molti del team arrivavano, consegnati la maggior parte dei pass dovevano arrivare solo Cecilia e Rossella (ferme a Salerno a causa dei pullman) e Lavinia con Silvia (poiché sono venute in macchina da Genova). Durante l’attesa abbiamo fatto un po’ di giri per capire com’era l’ambiente e dov’erano posizionate le location degli impegni che ci interessavano: sala Truffaut o cinema valle per l’incontro con i giurati al quale avevano detto che potevamo entrare tranquillamente essendo del team, l’arena per la soirée e se fosse stato vicino alla Cittadella del Cinema anche il Convento di S. Francesco dove avrebbe avuto luogo la conferenza stampa.

Letizia e Simona durante l’attesa dei pass avevano chiesto lì alla cittadella dove fossero la sala Truffaut e il cinema valle: la risposta è stata che l’ingresso era lo stesso per entrambe, e che era quello sulla destra appena entrati; quindi eravamo parecchio tranquilli perché se le sale erano così vicine, qualsiasi tra le due avrebbero scelto saremmo rimasti lì. Avevano detto che lui sarebbe arrivato alla Cittadella alle 13.00 più o meno per pranzare, e quindi avevo dato appuntamento alle 11.00-11.30 di farsi trovare lì. Invece di lui, nessuna traccia. Siamo stati seduti sui gradini all’entrata per tutto il tempo, un po’ sotto il sole un po’ all’ombra, ma eravamo parecchio tentati di prenderci alcune di quelle sedie posate vicino l’ufficio ospitalità per sederci comodamente.. il tempo sembrava non passare mai.. avevo quasi perso quell’entusiasmo, quasi dimenticato che eravamo lì per lui! L’unica consolazione è che uno dei dirigenti ci aveva detto che potevamo far parte sicuramente dell’incontro con i giurati che aveva luogo alla Truffaut; inizialmente un dibattito e poi foto e autografi. Durante l’attesa le chiacchiere non sono mancate, e dopo un po’ (dopo l’arrivo di Cecilia, Rossella, Lavinia e Silvia) si può dire che eravamo un po’ tutti rassegnati ad una interminabile attesa movimentata dai continui cambi di programmi del festival.

Parlavamo di farci una foto di gruppo, ma dalle 14.30 quasi le 15.00 in poi si sentiva nell’aria qualcosa di strano.. una strana e dolce angoscia ci circondava, l’adrenalina cominciava a salire, il cuore batteva sempre più forte, immaginando che presto sarebbe arrivato da un momento all’altro! Le transenne erano state messe sin dalle 11.00 circa, ed essendo state tutto quel tempo sotto il sole, scottavano tanto da non poterle neanche sfiorare! Si respirava aria di trambusto, del suo arrivo lì vicino a noi.. ma era solo un falso allarme.. torniamo a metterci all’ombra. Verso le 16.00 l’ambiente si agita, ci posizioniamo subito alle transenne e comincia a comparire gente dal nulla, come i funghi! L’ansia era già all’80%, eravamo lì sotto il sole, dicevano che sarebbe venuto verso le 16.30!! Ad un certo punto sentiamo una responsabile che dice ai bambini della giuria che il nostro atteso era in quel momento al Giardino degli Aranci e avrebbe firmato gli autografi lì, e quindi di muoversi a prendere subito il pullman che avevano istituito apposta per loro! Molti bambini vanno, altri rimangono alle transenne. La speranza cominciava a scendere: se avrebbe firmato al Giardino degli Aranci (molto lontano da raggiungere a piedi in pochi minuti) probabilmente era stato annullato l’appuntamento alla Truffaut! Questo pensiero mi ossessionava, avevo paura che magari noi facevamo le transenne e neanche passava di lì! Nel frattempo, mentre il sole mi coceva nel vero e proprio senso della parola (la mattina ero bianca bianca bianca, stavo cominciando a diventare sempre più rosa, quasi fucsia!), quelli dello staff del festival provavano a mettere un tappeto rosso sul quale lui avrebbe dovuto fare il red carpet: era un tappeto vecchissimo, sporco, forse mai lavato da 36 edizioni del festival, una schifezza! Lo mettevano e lo toglievano, lo mettevano e lo toglievano.. il nervosismo aumentava, la dolce angoscia / emozione si stava trasformando in nervosismo poiché lui non arrivava mai. Durante questo trambusto una visitatrice del mio sito si presenta e mi ricorda che mi aveva scritto una mail dove mi diceva che essendo di Salerno sarebbe venuta sicuramente anche se era troppo tardi per essere accreditata! Cominciava ad arrivare un po’ di gente.. il tappeto rosso ormai divenuto grigio avevano deciso di toglierlo per fortuna; eravamo noi del team e pochi altri, contenti da una parte e delusi dall’altra, ma ad un certo punto milioni di orde di persone arrivano da non so dove, assalgono tutta la Cittadella del Cinema, quasi si infiltravano nelle prime file delle transenne dove eravamo noi, e soprattutto con comportamenti arroganti ci sbattevano in faccia la loro ignoranza del cinema in generale ma soprattutto un senso di consumismo nei confronti del nostro attore! Ad un certo punto tutti in ansia, eravamo lì, non ci speravamo quasi più.. noi eravamo troppo vicini alle scale per poter vedere la macchina arrivare.. sentiamo alcuni che gridavano dalle transenne esterne.
Siamo tutti in silenzio, pallidi, con lo sguardo fisso all’inizio delle scale lasciate libere dalle transenne.. vedo una testa abbastanza familiare.. si avvicina, firma autografi alla sua destra, e scorre fino all’inizio delle scale: tutti ad urlare! Scende le scale e continua a firmare alla sua destra, la transenna davanti la nostra. Cominciavo a credere che non ce l’avremmo mai fatta! Il cuore mi andava a mille, ma sapevo che dovevo fare qualcosa.. ma cosa!? Ho urlato il suo nome dicendogli “I have a present for you!”, ma le urla altrui erano talmente tante che non riuscivo a sentirmi io stessa! L’ho urlato un paio di volte, fino a sentirmi una fitta sotto i polmoni che mi ha bloccato il respiro per un 9-10 secondi. All’improvviso si dirige verso la nostra transenna, non so neanche come, forse un miracolo, viene dritto da me e sul più bello l’invasione dei fotografi sulla passerella e i bodyguard davanti a me!!!
Ero in panico, non respiravo bene, il cuore andava a mille, non sapevo cosa fare e ho seguito il mio intuito, ho preso il cartellone che per comodità di trasporto avevo già piegato a metà, lo infilo tra i bodyguard a costo di stropicciarlo e urlando il suo nome, lui che era ancora davanti a me coperto dai bodyguard, si è ritrovato il mio cartellone spiaccicato a pochi centimetri dal viso!! Allora si avvicina, facendo lui largo tra i fotografi e i bodyguard. Teneva il mio cartellone in mano, lo stava guardando un po’ ma era anche di fretta per tutta la confusione e mi chiesto il permesso di firmarlo sopra il pulcino; non credevo ai miei occhi, lui mi stava guardando (e io sicuramente a fissarlo con una faccia da ebete!) e soprattutto mi chiedeva il permesso di firmarlo!?! O_O Ripeto: non credevo ai miei occhi e alle mie orecchie! Ovviamente gli ho detto di si, a me sarebbe andato bene in qualsiasi posto il suo autografo, anche sul disegno, non sarebbe stato un problema!!
Ma vedere il suo sguardo nel mio, guardarlo dritto negli occhi, quegli occhi tanto fotografati, erano lì davanti a me che mi fissavano: sono sempre apparsi blu ovunque, una bella tonalità di blu ma interamente blu; non è così! Gli occhi hanno un taglio normale, non sono a palla, e il colore è più unico che raro: varie graduazioni di blu, dal blu scuro all’azzurro, con un tocco di indaco, ma soprattutto a mozzarti il fiato non è il colore, ma la personalità e l’anima che escono da quegli occhi!
Nel frattempo che firmava ho preso il regalo che avevo fatto per lui e per la sua ragazza che nel frattempo teneva mia madre, e mentre glielo stavo per dare ho notato che guardava il pulcino e se la rideva sotto i baffi! 😀 Mi ridà lo striscione e il pennarello e gli dico “I’m Adele from Elijah Wood Italy!”. Non aveva sentito bene per la confusione, dapprima mi ha guardato con uno sguardo un po’ perso nel vuoto, come stesse riflettendo, pochissimo dopo comincia a guardarmi fisso e sorridermi, come se si fosse ricordato di me e della mia scorsa lettera che Marianna è riuscita a fargli avere! Porgendogli il regalo gli ho detto “This is for you and for Pamela”. Ha visto e fissava l’etichetta che ho messo sulla confezione del regalo, ma non aveva visto bene che fosse un regalo, lo stava prendendo quasi per firmarlo! Nell’etichetta ho stampato un coniglietto di pezza che disegna ovunque appena gli viene fatta, in modo che gli sarebbe attirata l’attenzione! Quando ha sentito “Pamela” (il nome della sua fidanzata) ha alzato gli occhi, ma non aveva sentito bene per tutte le urla di quelli intorno e mi fa un cenno come dire “come scusa? Non ho sentito”, allora gli ripeto e lui mi dice “Oh really? Thank you!” e arrossisce leggermente!

Poi parla con mia madre, nella confusione non ho sentito cosa si dicevano, ma si sono stretti la mano, allora lui si gira nuovamente verso me e mi porge la mano, ma io tra striscione, pennarello, macchina fotografica, borsa ecc.. non sono riuscita a dargliela anche perché ci ho provato ma molti se ne sono approfittati dell’occasione e praticamente lui era con la mano verso di me, un sacco di gente da non so che latitudine e longitudine che gliela stringevano, io che ci avevo provato ma ero rimasta con la mano tesa per aria anche perché poi è stato riassalito dai fotografi. Non riuscivo più a vederlo con tutta quella gente in mezzo, quanto lui scappa di nuovo sulle scale e si mette in posa per i fotografi, scende e viene di nuovo da me!! Allora una tizia sulla 40ina portati male che voleva il suo autografo soltanto per farsi la strafiga (infatti appena arrivata ha detto che uno vale l’altro, basta che sia di Hollywood) mette di lato Anita e a lui da firmare gli porge un foglio piegato, trovato in tasca in quel momento, ma un foglio orrendo che sembrava carta igienica, e una penna. Io nel frattempo non credendo che lui fosse di nuovo lì tiro fuori il blocchetto e lo metto di sotto al foglio di sta tizia, così quando finiva di fare il suo faceva subito il mio. Contrattempo: la penna della tizia non scriveva!!! Lui prova a scarabocchiare su quel pezzo di foglio indecente ma non scrive, prende la tizia e gli strappa la penna dalle mani e prova a scarabocchiare in un angolo del mio blocchetto!! Al che gli ho preso la mano e gliel’ho fatta volare più in là! Allora lui che stava guardando la scena, si ferma di presunzione perché i bodyguard se lo stavano portando via, tira fuori un pennarello dalla tasca e gli firma l’autografo!!! Allora io a riposizionare il mio blocchetto in posizione dinamica perfetta, infatti lui subito con il suo pennarello mi fa l’autografo sul blocchetto, che è venuto divinamente perfetto!
Quando mi ha firmato il secondo autografo sono come ascesa al cielo, non ci capivo più niente, ho subito dimenticato il fatto della strega che mi scarabocchiava sul blocchetto (che purtroppo ho ricordato quando ho incorniciato l’autografo poiché il segno della penna si vede sul foglio >_>).

Durante tutto questo c’erano le transenne che stavano cadendo e che abbiamo sorretto noi in modo che la nostra star non si facesse male, a causa dei bodyguard che stavano a guardare le mosche invece che a tenere le transenne. Poi il nostro lui comincia ad andare verso la sala Truffaut, parla ancora con mia madre, nel frattempo Simona mi chiede in prestito il pennarello per l’autografo e Anita era disperata senza fogli e pennarelli, io il foglio ho provato a staccarlo ma poi dalla fretta si strappava anche il mio autografo (non essendo un blocchetto di quelli a spirale) e non ho voluto rischiare.. ho provato a vedere di infilare nuovamente il blocchetto in modo che lo rifirmasse, ma c’erano tutti i fotografi davanti 🙁

Subito lo prendono di peso e lo dirigono verso il cinema davanti a noi. Ci facciamo una corsa aggirando tutta la folla e arriviamo subito, ma io non l’ho neanche visto entrare; ho visto i fotografi che assalivano una porta dalla quale c’erano almeno 10 bodyguard che li tenevano fuori. C’era un tipo davanti a me non so se era un fotografo o un giornalista, ma aveva aperto una porta accanto alla principale ma aveva paura di entrare perché essendo robusto non voleva rimanere incastrato nella macchinetta che verifica il pass! Mi fa passare prima, subito entro, e vado in palla perché non trovo dove inserire il pass!!! Non lo vedevo, ero sconvolta!! Ci avevo appena parlato dopo tanti anni di lavoro, tutte quelle immagini che mi tornavano in mente, il cuore a 1000 e il panico che aumentava quasi non vedevo più nulla, ma una visione divina mi illumina: sulla macchinetta vedo disegnato l’ingresso del pass!!! Lo metto lì dentro, dicendo tra me e me, o la va o la spacca! Ero in ansia.. ansia e solo ansia.. tutto in pochi secondi.. sul display compare la scritta “Verifica in corso..” qualcosa di simile.. ansia ansia e ancora ansia, ripeto in pochi secondi..

“ACCESSO AUTORIZZATO”! Mi fiondo, ma davanti mi blocca uno della security. Non era un bodyguard, era un tale sui 30 anni, non so chi fosse e mi parlava in modo strano. Non so se fosse straniero, mezzo muto, se ha qualche handicap, ma non capivo niente di quello che diceva (può darsi anche che ero io rimbambita del tutto!) quanto praticamente tocca le spalle di un bodyguard che teneva fuori i giornalisti dalla porta principale.
Questo si gira e mi vede e mi guarda male e io nella mia testa “Che c*zzo!!!!” e lui “No ragazze, non potete entrare qui!!!” e io a spiegargli che avevamo il permesso dal suo superiore (dicendogli il nome chiaramente!). E niente insisteva!

Allora arriva mia madre che era poco più dietro di me comincia a litigarsi con questo qua poiché non voleva sentire ragioni, allora mia madre comincia ad entrare nella sala Truffaut e tutti i bodyguards a starle dietro: praticamente ha fatto tipo caterpillar che si è portata dietro tutti i bodyguard aprendo la strada a noi altri che siamo riusciti ad intrufolarci in sala! Dopo un po’ mia madre mi chiama che non sapeva dov’ero finita e finalmente l’avevano fatta entrare perché uno di loro sapeva del permesso del loro superiore. Ci ritroviamo ed è tutto apposto. Quando ero entrata il nostro attore era appena entrato sul palco e fotografava tutti i presenti, com’è suo solito fare! 🙂
Nel frattempo, pensando che gli altri del team fossero in sala, stavamo ascoltando il nostro lui e le domande assurde che gli venivano poste.. tra una domanda e l’altra lo chiamo ad alta voce e alzo il cartellone firmato da lui pochi minuti prima. Lo guarda, lo legge, lo scruta e poi lo guarda fisso e nel microfono dice “It’s so niceee!”. Non smetteva più di guardarlo!! Poi siccome mi sono sentita un po’ in imbarazzo, tutti che mi guardavano, quelli del festival che mi lanciavano occhiate, allora ho fatto una specie di sorriso (non so nemmeno che faccia mi è venuta XD) e l’ho abbassato!! Ma lui stava continuando a guardarlo!!!

Poi arriva un bodyguard e ci dice che forse c’erano altri del nostro gruppo ma che non ci credeva, se c’era qualcuno di indicarglieli! Vado io (dal palco il nostro lui nota che mi alzo di botta) e seguo il bodyguard che è stato parecchio cafone: se ne andava tutto dritto per avanti e poi mi ha chiuso la porta della sala del cinema in faccia non accorgendosi che ero proprio dietro di lui!!! Comunque ritorno all’ingresso e vedo una rissa di gente, e il bodyguard in questione che si litigava con uno in inglese, ero troppo stanca per voler stare attenta a cosa si dicevano. Poi mentre si stavano per calmare entrambi gli ho detto se potevo indicargli chi era con noi (lì mi sono spaventata sul serio, perché magari mi vedevano lì in mezzo ai piedi e mi sbattevano fuori!!). In quattro e quattrotto faccio entrare chi era rimasto fuori, e nel frattempo qualcuno cercava di intrufolarsi che IO ho dovuto bloccare, altrimenti i bodyguard li avrebbero lasciati passare!!!! Tornati subito in sala, dopo delle stupide domande, non mi ricordo chi ha detto che avevamo 50 minuti a disposizione per foto e autografi, che non ci hanno dato neanche per idea!! Ci siamo avvicinati subito al palco! Lui, che era seduto ai bordi del palco, ci ha visto con le macchine fotografiche e ha fatto un sorriso stupendo, ma la mia era appena andata in standby e non si riaccendeva più e mi sono persa l’occasione di quello scatto bellissimo!!!! >_< Comunque parla due secondi con la sua agente, mi vede, scende dal palco si avvicina guardandomi dritto negli occhi e mi da la mano!!! *__* Io ero sconvolta!!! Difatti stavo per porgergli la sinistra invece che la destra!! Non credevo ai miei occhi, ero stralunata! Non mi ricordo neanche come è finita la stretta di mano, perché mi ricordo che stavo pensando che la mia mano era caldissima (ma non sudata) e la sua invece non fredda ma nemmeno calda! Insomma se ne stava andando e gli ho chiesto di fare una foto insieme e lui mi ha risposto “I’m sorry, I think I have to go.. see you later!” qualcosa di simile! Se ne esce circondato da bodyguard, e poi all’uscita ci bloccano in modo che lui se ne uscisse tranquillo (se, con una marea di gente fuori sul piazzale >.<).

Si erano fatte più o meno le 17.30, siamo usciti e ci siamo rinfrescati un po’ (W i distributori di bottigliette d’acqua gelida!!!) eravamo tutte sconvolte! Allora dopo un po’ ci siamo sedute nell’arena durante le prove (vi dico solo che c’era Pupo che cantava Gelato al Cioccolato remixato live e rap XD) ed era sorto il problema che il nostro tipo di pass non andava bene per stare all’arena: se volevamo guardare lo spettacolo dovevamo pagare 3 €!! Cose assurde!! Ad un certo punto (e pensate che molti avevano già preso posto) ci hanno cacciato dicendo che dovevano sistemare le sedie!!! Ce ne andiamo dov’era l’ingresso (cioè alla fine dell’arena) e facciamo la fila. Una continua angoscia e un rimandare continuo. Mentre eravamo in attesa, dove ho conosciuto un’altra mia utente, ad un certo punto si sentono delle urla dall’ingresso: il nostro attore era appena tornato dalla Conferenza Stampa. Dopo un’altra lunga attesa, all’improvviso sparano i giochi di fuoco!!
Dopo tanto ci fanno entrare anche se eravamo tutti sparpagliati, e siamo andati direttamente da Valentina che (avendo il padre poliziotto) l’hanno fatta passare prima per tenere dei posti. Non ci volevano far stare nelle prime file perché c’erano tutti gli assessori e ospiti speciali, e quindi noi dovevamo stare dalla 30eima fila in poi, praticamente non si vedeva un tubo!! Mia madre parlando con la responsabile del cerimoniale ha scoperto che quella dell’ufficio ospitalità non aveva segnalato i nostri nominativi a quella del cerimoniale!!! Alla fine questa tipa qui è riuscita a trovarci dei posti non proprio eccellenti, ma sicuramente migliori dei precedenti!

Inizia lo spettacolo: una scocciatura immane. Ad un certo punto i presentatori dicono che stava arrivando un ospite speciale: già l’adrenalina cominciava a salire. Poi i presentatori davano come indizio la citazione “Fuggite, sciocchi!”. E io lì ad urlare in modo sovrumano per prima. Lo annunciano, entra, ed eccolo lì, sul palco! Noi ad urlare, festeggiare, alzare i cartelloni! Lui ci ha visti subito e ha anche notato che eravamo solo noi ad acclamarlo perché gli altri erano delle mummie immobili. Ci salutava spesso dal palco, e ci guardava parecchio! Risponde alle domande dei ragazzi della giuria, mandano qualche scena di alcuni suoi film recenti e lo premiano: un premio era quello di Giffoni, l’altro era dall’edizione Cioè che lo ringrazia perché sono stati pubblicati molti articoli su di lui, soprattutto nel periodo del Signore degli Anelli, e che quindi ha fatto sognare l’amore alle ragazze italiane!!! -> testuali parole! <-
La risposta a questo premio non è stata altro che una grossa risata che il nostro lui non è riuscito a trattenere e che li ha fatti rimanere di stucco! Ha fatto bene a non contenersi, che premio è “perché fai sognare l’amore alle ragazze italiane”? ma stiamo scherzando? Dopo tutti quei film che ha fatto, parlano sempre del Signore degli Anelli.. e basta ora!! Comunque fatto stà che ha fatto qualche fotina con i premi e noi subito ci siamo alzate per beccarlo all’uscita. In teoria avremmo dovuto fare poco più di cinque metri per passare dal lato dell’arena, fino dietro il palco e poi il piazzale della cittadella, e invece no, era tutto transennato che solo i raccomandati passavano! Quindi che abbiamo dovuto fare?! Siamo andati fino infondo all’arena (da dove siamo entrati per la soirée) fare tutto il giro della parallela dell’arena, per poi arrivare all’ingresso della cittadella e rientrare per farci trovare sul piazzale!! Praticamente da 5 metri sono diventati 500!! E tutta questa strada correndo, prima che lui scendesse dal palco!! Siamo arrivati puntuali per fortuna. Esce dal backstage circondato da poliziotti, bodyguard, carabinieri, finanzieri e forse pure vigili del fuoco!! Una cosa esagerata! Lo avevano avvolto tutto come fosse rinchiuso in una gabbia umana! Lui venendo verso di noi ci ha visto e mi guardava facendomi un sorriso, ma era un sorriso più con lo sguardo che con la bocca! Il cuore mi andava a 1000, avevo solo quell’occasione ancora per chiedergli la foto.. ansia, angoscia, si avvicina, glielo chiedo… e mi dice “I’m sorry” indicandomi quelli della security. Mia madre ha provato ad insistergli ma lui ha risposto “They don’t allow me to stay here!!” qualcosa di simile!! In quei pochi secondi ho rivissuto come dei flashback della giornata: a causa del festival molti di noi non hanno l’autografo perché i famosi 50 minuti erano solo teoria, tutti noi non abbiamo foto con lui perché l’organizzazione del festival ha fatto schifo, però gente a cui non importava nulla è riuscita ad avere l’autografo, mentre alcuni di noi no.
Non so neanche io perché ma sono scoppiata in lacrime, non l’ho neanche visto entrare in macchina per salutarlo. Siamo usciti dalla cittadella e i carabinieri circondavano la macchina per un certo tratto. Quando si sono levati di mezzo, io e mia madre abbiamo subito inseguito la macchina che sfrecciava tra la folla; dalle lacrime non vedevo assolutamente niente, con una mano mi tenevo da mia madre che correva più avanti di me, con l’altra tenevo la fotocamera in modo che non sbattesse contro qualcosa / qualcuno. Non riuscivo a vedere più niente, avevo solo lui in testa che mi diceva “I’m sorry” e i continui disguidi e problemi causati dal festival, e le belle amicizie che mi sono fatta quel giorno con i membri dei team, ma che ingiustamente hanno visto passare avanti gente che non meritava.

Ad un certo punto urlo a mia madre di fermarsi, perché era inutile e impossibile ormai continuare a inseguire la macchina, ci fermiamo e vediamo che la macchina si è fermata pure! Mi asciugo un po’ le lacrime per vedere meglio e la macchina fa manovra, si riferma e poi dopo un po’ continua per la sua strada..

E’ ovvio che la storia continuerà prima o poi, non può finire qui: non è andata poi tanto male dopotutto! Un’occasione abbastanza vicina quasi per tutti noi, dopo tutti i disagi che ci hanno creato quelli dell’organizzazione siamo riusciti ad ottenere in parte quello che volevamo. Già averlo salutato ed essere stati salutati da lui è un gran traguardo, chi se lo sarebbe mai aspettato alla genesi del team?! 🙂

Sicuramente verremo ripagati da lui nelle mancanze del festival di Giffoni, perché lui non è un lui qualunque: lui è il nostro lui, il nostro attore, la nostra stella, Elijah Wood.

Adele


Foto:

Giffoni 2006 ] [ Elijah Wood IN Italy ]